26 aprile 2013 Buongiorno! Ieri abbiamo fatto mezzanotte alla presentazione dei candidati. Candidato presidente (Marchesi) e i candidati al CD (comitato direttivo) sono tutte persone in gamba e con esperienza. Sono 9 e solo 7 entreranno nel CD. Ogni socio ha due voti. Sarà difficile scegliere. Alberto sta per finire il suo mandato nel CD e la circoscrizione Veneto Trentino Alto Adige non ha proposto candidati. Peccato, era utile avere qualcuno che ti racconta le cose “dall’interno”. Intanto Sofia e’ entrata nella commissione elettorale. Avrà un sacco di lavoro, speriamo che il gruppo sia simpatico. “Quando ho trovato Amnesty e’ come se avessi trovato la strada della mia vita”, così ci ha detto Vera Zeni, una delle prime socie fondatrici di AI Italia. Abbiamo conosciuto Lilia Sommani, Lydia Mazzotti, Vera Zeni, tre signore che sono in AI Italia dall’inizio. Pomeriggio. Silenzio! parla Pietro Antonioli, presidente IEC (Comitato Esecutivo Internazionale). Parla del Piano di transizione globale. In parole povere si tratta del piano di sviluppo di AI nel Sud del mondo investendo sempre piu’ risorse umane e finanziarie in questo progetto. Per farci capire come stanno le cose ci ha fatto vedere una interessante carta del mondo in cui i vari continenti sono più o meno “grassi” o “magri” a seconda del numero di abitanti. L’Australia e il Canada praticamente spariscono, l’India e la Cina sono particolarmente “grasse”. E infatti l’India, ad esempio, e’ stata individuata come una delle nazioni dove investire per sviluppare AI. Brasile, Russia, Cina , Sudafrica, Messico… Sono altri paesi in cui si prevede uno sviluppo mantenendo però gli standard abituali di AI: ricerca e analisi legale, coerenza, impatto sui governi. Sono previsti 10 nuovi hubs regionali in pochi anni (dall’intervento di Richard Eastmond del Segretariato Internazionale). Ora sono finite le relazioni e si va a lavorare nei gruppi di lavoro. Gruppo sulle strategie dell’Attivismo. Si parla del documento “Strategia attivismo 2013-2017″ Non c’è crisi di partecipazione ma crisi di strutture dice Fabio Ciconte (responsabile ufficio Attivismo). Come rendere più bella la vita dell’attivista? – Dice sempre Ciconte. Bel problema! Ma forse ci interessa di piu’ rendere meno brutta la vita di qualcun altro – penso io. Finalmente! Il gruppo di lavoro ha cominciato a lavorare anche sulle circoscrizioni e soprattutto sui gruppi. Ci sono alcune proposte interessanti, altre che mi convincono meno (ve ne parlerò). Serata di danze gitane con il gruppo di Alexian Santino Spinelli. Tutti a ballare. E finalmente a nanna. Sofia ha fatto le 3 di mattina con lo spoglio delle schede. È poi c’è stata anche Arianna che non la voleva far entrare in camera. (Fine seconda puntata).
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Diario semiserio dell’assemblea generale – sezione Italia (parte terza)
27 aprile 2013. Oggi si comincia, con calma dopo le 9.30 con le votazioni delle mozioni statutarie. Elezioni. Presidente con tantissimi voti Antonio Marchesi, nuovo presidente di AI Italia. Tesoriere: Pasquale Quitadamo. Sono stati eletti nel CD: Paolo Pignocchi, Ammar Kharrat, Sonia Forasiepi, “Ela” Rotoli, Cecilia Nava, Paolo Pobbiati, Egidio Grande. “Quello che mi piace di Amnesty e’ la capacita’ di mettere insieme l’utopia e il pragmatismo” dice Antonio Marchesi nel ringraziare l’assemblea per l’elezione. Finisco qui così avete il CD in anteprima.
Cecilia
Diario semiserio dell’Assemblea generale (d’ora in poi AG) di Amnesty International – sezione italiana
Roma, 25-27 aprile 2013
25 aprile. Buona festa della Resistenza!!!
Alberto e Cecilia. In viaggio x Roma verso l’AG 2013. Lettura delle mozioni. Che emozioni! Va beh, però leggerle tutte di fila e’ un’ impresa notevole. Quasi tutte sono di modifica allo statuto, faccende di “ingegneria istituzionale” nelle quali ci siamo imbarcati da qualche anno. Riforma della governance. Abbastanza per addetti ai lavori. Non siamo ancora arrivati a discutere dei gruppi e dell’attivismo, questioni che ci toccano più da vicino. Mozioni dell’Internazionale. Viva il Perù e viva la Svizzera! Hanno presentato due mozioni per ampliare il lavoro che Amnesty gia’ fa sui diritti economici, sociali e culturali, una sull’accesso all’acqua e ai servizi igienici e una sull’accesso all’acqua e al cibo. E qui si capisce perché è bello far parte di AI. Perché si lavora a favore dei diritti concreti della gente non in maniera dilettantesca, ma seria e professionale. Ci piace.
E intanto Christa, la responsabile del gruppo di Bolzano, dorme nell’altra carrozza.
Ore 15,15
La XXVIII Assemblea e’ cominciata. Stiamo ascoltando Beatriz Carillo. È una gitana che viene dall’Andalusia. Ci sta parlando dell’esclusione del popolo Rom in Europa. Mi piace la loro bandiera: azzurro come il cielo, verde come la terra, la ruota che simboleggia la libertà. I Rom vogliono giustizia non solidarietà.
Intanto aspettiamo Sofia.
Ore 16. Sofia e’ arrivata nel frattempo. Sempre da Beatriz: nessuna donna gitana e’ stata uccisa dal proprio marito.
E non sembra proprio poco.
Nessun pausa, avanti tutta.
Parla Christine Weise.
Amnesty ha definito una vergogna la grazia concessa a Joseph Romano da parte di Napolitano.
Dal 2014. Tra l’altro Due campagne mondiali. Una contro la tortura. Seconda “My Body, My rights” sui diritti sessuali e riproduttivi.
Relazione della tesoriera. Sempre chiara, sono sicura che ne sentiremo la mancanza. Comunque abbiamo debiti, non c’è niente da fare. Però ci sono anche le buone notizie: nel 2012 i soci sono aumentati del 2%.
Anche i morti ci stanno dando una grossa mano (parlo dei lasciti). Risultati straordinari li ha definiti Maria Cristina.
Continuano le relazioni. Non è prevista la pausa. Aiuto! Vado a fare una ricognizione nei dintorni dell’albergo. Il deserto dei tartari e’ più animato! Ci sono solo villette. Toccherà essere diligenti e partecipare intensamente all’assemblea.
A qualcuno non piace Barbara D’Urso (testimonial di AI).Boh, con Sofia e Christa abbiamo controllato su Wikipedia. E allora? Cos’ha che non va?
Ecc. Ecc.
Buona notte